Fai te stessa

La guarda chiudersi il cappotto prima di uscire. Ormai sa che una di queste volte al quadro attuale si aggiungeranno le valigie, gli scatoloni e un sorriso adulto sul suo volto. Anche se ai suoi occhi è sempre quello di quando aveva due, sette, quindici anni.

«Allora vado» dice lei con un lieve timore, come se avesse intuito qualcosa tra i suoi pensieri.

Annuisce. «Fai la brava» le dice in automatico.

Lei risponde con un sì strascicato.

In effetti cosa vuol dire? «Ti ho sempre detto fai la brava e ora mi accorgo che non è quello che voglio ricordarti di fare» dice di getto.

Lei la guarda interrogativa, una mano già sulla maniglia del portoncino.

«Dovrei piuttosto dirti di fare quello che senti nel profondo, di non accettare cose che sai di non voler accettare, di camminare a testa alta, di far sentire dolcemente ma chiaramente la tua voce. Insomma: non fare la brava, fai te stessa.»

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